giovedì 18 luglio 2013

L'evoluzione del trucco nelle epoche: anni '40

Anni ‘40

Sono anni di crisi, in cui le donne, per rendersi belle, si arrangiano con cio che hanno a disposizione: Latte detergente e creme da giorno vengono sostituite con burro, latte, margarina. Al posto del cotone va bene anche la carta assorbente. Il grasso per gli stivali fa le veci del mascara, mentre il carbone sostituisce l'ombretto. Con la cera da scarpe ci si tinge le sopracciglia e i petali di rosa, imbevuti di alcool, producono un blush liquido simile a quello dell'epoca vittoriana.
lo spacco delle gonne mette in risalto gambe magrissime senza calze, che però vengono tinte con cicoria, thé o mallo di noce, ingannando lo sguardo grazie alla riga dietro disegnata con la matita.
In tanta depressione arma di seduzione diventano i capelli. Non c'è donna che non usi il sapone nero se non addirittura lo shampoo. Il più venduto è il DOP, lanciato da Eugène Schueller, papà dell'Oreal.
La testa si asciuga all'ingiù, davanti al fono aperto e per creare onde e ricci si usano foglietti da arrotolare sulle ciocche al posto dei bigodini.
Irrinunciabili sono i cappelli, ardimentosi, stravaganti, creati con scampoli di tessuto, carta, trucioli di legno e pelli di coniglio. E' in questi anni che Simone de Beauvoir porterà alla ribalta il turbante.
Crocchia, treccia, banana rovesciata... le acconciature si moltiplicano e ce n'è per tutti i gusti.

Veronica Lake viene persino redarguita dalla Commissione per le Relazioni Umane degli Sati Uniti a causa della sua pettinatura 'a schiaffo', motivo di gravi incidenti tra le migliaia di ammiratrici che lavorano in fabbrica.

Negli USA la vita è migliore. Continua la produzione cinematografica, nascono le prime pin-up e il “re” indiscusso è il rossetto rosso. Secondo il New York Times, solo nel 1941 se ne acquistano negli Stati Uniti una quantità pari a 20 milioni di dollari. Lo stato stesso spende milioni per munire le proprie crocerossine al fronte di questo “alleato”.
Nascono i primi Bikini e i primi reggiseni preformati (leggermente appuntiti).
Se negli USA le donne sono formose, “facilotte” con labbra a “canotto” in Europa le bellezze sono carnali, mediterranee, con sopracciglia folte e abiti strizzati, come Silvana Mangano o Anna Magnani.

Il trucco è concentrato totalmente sulle labbra, ridisegnate a dismisura; il trucco degli occhi è un correttivo molto naturale; per quanto riguarda i capelli sono mossi e morbidi, la fronte è scoperta.




Icone di questi anni sono: Veronica Lake, Rita Hayworth, Anna Magnani, Lauren Bacall

Veronica Lake

Pseudonimo di Constance Frances Marie Ockleman 
(Brooklyn, 14 novembre 1922 Burlington, 7 luglio 1973).
È stata un'attrice statunitense, che godette di enorme popolarità negli anni quaranta, soprattutto grazie ai ruoli da protagonista in film noir in coppia con Alan Ladd.
Passerà però alla storia come icona di stile (famosa la sua pettinatura peekaboo bang, che le copriva metà del volto) e come diva di incredibile avvenenza.




Rita Hayworth,
« Tutti gli uomini si innamorano di Gilda, ma si svegliano la mattina dopo con Rita »(Rita Hayworth)

Nome d'arte di Margarita Carmen Cansino  (New York, 17 ottobre 1918  New York, 14 maggio 1987), è stata un'attrice e ballerina statunitense.
Tra le più belle e seducenti donne della storia del cinema, Rita Hayworth rimane nell'immaginario collettivo come la prorompente e tentatrice Gilda, personaggio che ha portato con successo sullo schermo nell'omonimo film del1946, ma che l'ha confinata nel ruolo stereotipato della pin-up, offuscando così le sue doti d'interprete.



Anna Magnani

È considerata una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e mondiale. Fu una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo, insieme ad Aldo Fabrizi e Alberto Sordi.






Lauren Bacall
Nome d'arte di Betty Jane Perske
La Bacall è considerata una delle più grandi attrici della storia del cinema, celebre anche per essere stata la moglie del grande attore Humphrey Bogart. Nel 1999, la Bacall si è classificata al ventesimo posto nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi dall'American Film Institute.

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