Trucco fino agli
anni ‘10
Già nel ‘600 si parla
di trucco: ciprie per essere sempre pallidissime, Blush creati lasciando
macerare petali di rose nell’alcool, rossetti (dapprima chiamati rosetti) erano
abbondantemente utilizzati dalle belle dame.
E’ solo all’inizio del ‘900 però, che si comincia a parlare di trucco
come lo intendiamo oggi.
L’Occidente “soffre”
il fascino dell’esotismo (esaltare e imitare forme e suggestioni di paesi
lontani): donne turche e arabe da sempre usano hennè e polvere nera per far
risaltare, contornare gli occhi.
Nel 1889 la bustaia
Herminie Cadolle lancia il reggiseno, mentre compare sul mercato un accessorio
assai pratico: il reggicalze.
Nel 1906 Charles
Nestle brevettò la prima “macchina” per la permanente: un sistema che
consisteva in un gruppo di cilindri in cui i capelli erano avvolti e
arricciati, collegati ad una macchina che si riscaldava per mezzo di una
resistenza elettrica. I cilindri caldi erano tenuti lontani dal cuoio capelluto
da un complesso di contrappeso.
Nel 1903 Hans Schwarzkopf ha lanciato sul mercato il primo shampoo in polvere per il lavaggio dei capelli. In quel tempo, si usava per lavare i capelli con il sapone normale in barre. Il prodotto è stato inizialmente chiamato "SHAUMPON", e fu brevettato con il suo caratteristico logo di profilo nero. Schwarzkopf è stata poi una delle maggiori aziende di prodotti di bellezza nel mondo.
Nel 1907 Eugene
Schueller inventa la prima colorazione in sintesi per capelli, battezzata Auréole ( spot: tinta
inoffensiva per capelli) dando vita anche al famoso marchio L’Oreal e,
nello stesso anno, la rivista 'Vougue' segnala un nuovo prodotto per
valorizzare le unghie, l’antenato dello smalto che sarà inventato nel 1920.
Nel 1911 Beiersdorf crea la prima emulsione stabile di tipo
acqua in olio: questa preparazione, cui fu dato il nome di "Eucerit"
(cera bella), fu utilizzata per creare una crema di bellezza che, al contrario
delle altre preparazioni disponibili all'epoca, poteva conservarsi per lunghi
periodi. Alla crema fu dato, in virtù del suo colore candido, il nome di
"Nivea" (in latino vuol dire "nevoso", da nix-
"neve”). L'Eucerit costituisce
ancora oggi la base della classica Nivea Creme contenuta nel barattolo di
latta blu.
Inoltre
proprio agli inizi del ‘900 compaiono i primi saponi, dentfrici, ciprie rosate
e i primi accenni di cosmetici.
Nascono
anche i primi peeling, chiamati Pelage, che consistevano nel mettere sulla
pelle acido per poi “attivarlo” mediante una piccola scossa elettrica.
Grazie alla
competenza di talenti come Helena Rubinstein, Estée Lauder, Elizabeth Arden
anche il trucco comincia ad uscire dall'ombra.
Nasce l’immagine
della VAMP ( da vampira), la donna altezzosa, viziata, che fa credere ma non
concede.
Cambia la tendenza di
ciò che è bello affascinante; non più la donna bionda, angelica, bensì mora e
sensuale, “aggressiva”.
La donna inoltre,
grazie al cinema, comincia ad avere un certo ruolo, importanza, anche se
chiaramente considerata come una “poco di Buono” per il ruolo da attrice che
ricopriva.
Icone di questo decennio sono senza dubbio Theda Bara e Pola Negri.
Theda Bara
I produttori le
modellano addosso l'immagine di donna perversa e tentatrice, pubblicizzandola
con foto che la ritraggono con intriganti abiti egizi, e in cui è attorniata da
ragnatele e serpenti.
Per il pubblico
americano è ormai la "vamp",
nome che deriva da vampire (ossia vampiro),
e che sta ad indicare il tipo di donna dissoluta e tentatrice che si diverte a
rendere gli uomini suoi schiavi, sbarazzandosene una volta che si è conquistata
la loro devozione.
Negli anni dieci diventa
celebre per le sue interpretazioni, dal gusto eccessivo ma certo di grande
effetto, di eroine come Salomè, Cleopatra, Carmen e
altre femme fatale.
Pola Negri
Nome d’arte di Barbara
Apolonia Chałupiec
E' stata un'attrice cinematografica, cantante e ballerina polacca che,
trasferitasi negli Stati Uniti, diventò a Hollywood una stella di prima
grandezza, conosciuta e ammirata in tutto il mondo.
Dopo i primi lavori in Germania,
diventa famosa al mondo intero grazie ad un film girato ad Hollywood:La zarina.
La
bellezza dell’attrice provocò molti suicidi tra i suoi spasimanti.
Nessun commento:
Posta un commento