giovedì 18 luglio 2013

L'evoluzione del trucco nelle epoche: anni '10

Trucco fino agli anni ‘10

Già nel ‘600 si parla di trucco: ciprie per essere sempre pallidissime, Blush creati lasciando macerare petali di rose nell’alcool, rossetti (dapprima chiamati rosetti) erano abbondantemente utilizzati dalle belle dame. 

E’ solo all’inizio del ‘900 però, che si comincia a parlare di trucco come lo intendiamo oggi.

L’Occidente “soffre” il fascino dell’esotismo (esaltare e imitare forme e suggestioni di paesi lontani): donne turche e arabe da sempre usano hennè e polvere nera per far risaltare, contornare gli occhi.
Nel 1889 la bustaia Herminie Cadolle lancia il reggiseno, mentre compare sul mercato un accessorio assai pratico: il reggicalze.

Nel 1906 Charles Nestle brevettò la prima “macchina” per la permanente: un sistema che consisteva in un gruppo di cilindri in cui i capelli erano avvolti e arricciati, collegati ad una macchina che si riscaldava per mezzo di una resistenza elettrica. I cilindri caldi erano tenuti lontani dal cuoio capelluto da un complesso di contrappeso.

Nel 1903 Hans Schwarzkopf ha lanciato sul mercato il primo shampoo in polvere per il lavaggio dei capelli. In quel tempo, si usava per lavare i capelli con il sapone normale in barre. Il prodotto è stato inizialmente chiamato "SHAUMPON", e fu brevettato con il suo caratteristico logo di profilo nero. Schwarzkopf è stata poi una delle maggiori aziende di prodotti di bellezza nel mondo.
Nel 1907 Eugene Schueller inventa la prima colorazione in sintesi per capelli, battezzata Auréole ( spot: tinta inoffensiva per capelli) dando vita anche al famoso marchio L’Oreal e, nello stesso anno, la rivista 'Vougue' segnala un nuovo prodotto per valorizzare le unghie, l’antenato dello smalto che sarà inventato nel 1920.
Nel 1911 Beiersdorf crea la prima emulsione stabile di tipo acqua in olio: questa preparazione, cui fu dato il nome di "Eucerit" (cera bella), fu utilizzata per creare una crema di bellezza che, al contrario delle altre preparazioni disponibili all'epoca, poteva conservarsi per lunghi periodi. Alla crema fu dato, in virtù del suo colore candido, il nome di "Nivea" (in latino vuol dire "nevoso", da nix- "neve”).  L'Eucerit costituisce ancora oggi la base della classica Nivea Creme contenuta nel barattolo di latta blu.
Inoltre proprio agli inizi del ‘900 compaiono i primi saponi, dentfrici, ciprie rosate e i primi accenni di cosmetici.
Nascono anche i primi peeling, chiamati Pelage, che consistevano nel mettere sulla pelle acido per poi “attivarlo” mediante una piccola scossa elettrica.

Grazie alla competenza di talenti come Helena Rubinstein, Estée Lauder, Elizabeth Arden anche il trucco comincia ad uscire dall'ombra.
Nasce l’immagine della VAMP ( da vampira), la donna altezzosa, viziata, che fa credere ma non concede.
Cambia la tendenza di ciò che è bello affascinante; non più la donna bionda, angelica, bensì mora e sensuale, “aggressiva”.
La donna inoltre, grazie al cinema, comincia ad avere un certo ruolo, importanza, anche se chiaramente considerata come una “poco di Buono” per il ruolo da attrice che ricopriva.

IL trucco (oltre che per tendenza anche per esigenze cinematografiche) è scuro, marcato: capelli corvini, labbra bordeaux, occhi contornati da kajal molto intensi, viso pallido con gote comunque accentuate.


Icone di questo decennio sono senza dubbio Theda Bara e Pola Negri.



Theda Bara 

Nome d’arte di Theodosia Burr Goodman 

E' stata un'attrice statunitense, prima "vamp" o "donna fatale" del cinema.
I produttori le modellano addosso l'immagine di donna perversa e tentatrice, pubblicizzandola con foto che la ritraggono con intriganti abiti egizi, e in cui è attorniata da ragnatele e serpenti.
Per il pubblico americano è ormai la "vamp", nome che deriva da vampire (ossia vampiro), e che sta ad indicare il tipo di donna dissoluta e tentatrice che si diverte a rendere gli uomini suoi schiavi, sbarazzandosene una volta che si è conquistata la loro devozione.
Negli anni dieci diventa celebre per le sue interpretazioni, dal gusto eccessivo ma certo di grande effetto, di eroine come Salomè, Cleopatra, Carmen e altre femme fatale.

Pola Negri 

Nome d’arte di Barbara Apolonia Chałupiec 

E' stata un'attrice cinematografica, cantante e ballerina polacca che, trasferitasi negli Stati Uniti, diventò a Hollywood una stella di prima grandezza, conosciuta e ammirata in tutto il mondo.
Dopo i primi lavori in Germania, diventa famosa al mondo intero grazie ad un film girato ad Hollywood:La zarina.

La bellezza dell’attrice provocò molti suicidi tra i suoi spasimanti.

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