giovedì 18 luglio 2013

L'evoluzione del trucco nelle epoche: EGIZI

Egizi

Sin dai tempi antichi la ricerca della bellezza ha affascinato i popoli.
le radici della cosmesi potrebbero provenire dall’antico Egitto, dove era consuetudine  colorarsi il corpo, profumarsi e intingersi in particolari unguenti durante i riti religiosi fatti in onore delle divinità.

Il trucco nella civiltà egizia era originariamente usato dagli uomini, infatti i faraoni erano seguiti dai più esperti visagisti del tempo, che realizzavano su di loro dei magnifici make-up per le cerimonie reali, durante le quali l'utilizzo della cosmesi diveniva popolare: venivano offerti alla gente comune dei preparati in polvere d'oro e altri prodotti di modo che anche loro potessero truccarsi.

Gli antichi egizi non avevano la tecnologia dei produttori di trucco di oggi, hanno quindi usato le risorse disponibili della terra che li circondava per creare i cosmetici. Ma quei cosmetici non erano puramente ornamentali. L’antico trucco egiziano serviva a scopi pratici, medicinali e spirituali. Dalla nascita, i neonati antichi egiziani, sia maschi che femmine, venivano dipinti con il trucco a base di minerali e piante autoctone per la valle del Nilo e nelle regioni vicine.

Trucco degli occhi
Gli egizi, come tanti altri popoli in seguito, pensavano che gli occhi fossero la massima espressione dell'animo.
Crearono il trucco degli occhi con due tipi di minerali. L’”udju” era il trucco degli occhi verde a base di malachite verde, un minerale di rame. Estratta in Sinai, la malachite è stata importata in Egitto, dove gli antichi Egizi trasformarono la pietra in trucco schiacciandola e mescolandola con un liquido o gel, di grassi animali, olio o acqua. Gli Egizi usavano un processo simile per creare il trucco nero per gli occhi che è così spesso visto su maschere e dipinti d’epoca. Miscelavano galena, o piombo solfito, di fuliggine e poi grasso, olio o acqua creando il “kohl”.  Conservavano i loro udju e kohl in tavolozze o vasetti e applicavano il trucco intorno agli occhi con un bastoncino di legno, pietra o avorio. Le sopracciglia venivano depilate e ridisegnate con una spessa e corposa linea nera.

Guance e labbra
Per creare il colore del fard e per le labbra, hanno miscelavano l’argilla color ocra, o ossido di ferro idrato e terra, e lavavano tutto. L’ocra veniva poi essiccata al sole o bruciata per migliorare il colore. Una volta che l’ocra era asciutta, veniva trasformata in polvere, mescolata con grasso, olio o acqua per creare una pasta e poi applicata alle guance e, a volte le labbra.

Capelli e unghie
Gli antichi Egizi utilizzavano i cosmetici anche per colorare i capelli e le unghie. Usavano una forma di henné che è una tintura derivata dalla arbusto henné, originaria dell’Africa. Gli egiziani essiccavano e macinavano le foglie e i germogli della pianta dell’hennè. La polvere poi veniva aggiunta al grasso, l’olio o l’acqua per formare una pasta che poteva essere applicata ai capelli e alle unghie per ottenere una tinta gialla o arancione. Gli antichi Egizi utilizzavano anche fare tatuaggi all’hennè.

Fini non cosmetici

Mentre gli antichi Egizi usavano il trucco per scopi cosmetici e credevano anche che le sostanze avrebbero potuto avere usi pratici, medicinali e spirituali. Gli antichi Egizi usavano il kohl per scoraggiare le mosche, proteggere i loro occhi dal sole e, a causa delle qualità della galena di disinfettante, per prevenire e curare le malattie degli occhi. Le madri applicavano il kohl per gli occhi ai loro bambini appena nati per prevenire le malattie e scongiurare le maledizioni. L’udju, l’antico egiziano trucco degli occhi verdi, è stato pensato per invocare il dio egizio Horus, dio del cielo e del sole.

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