Anni ‘20
Sono gli anni della
rinascita dopo la Guerra.
Nascono il jazz, il
charleston e il tango. Louise Brooks è la star del cinema muto. La Venere nera,
Josephine Baker, danza ricoperta da un gonnellino di banane. La prima porta il
carrè e la frangia scolpita alta. L'altra riveste la nuca di brillantina ed
evidenzia la fronte con il 'tirabaci'. La moda delle 'maschiette' (taglio alla
garçon icona anni ’20), il trucco 'a perla' (ottenuto mettendo gocce di cera
liquida sulle estremità di ciascuna ciglia), l'arrivo sul mercato del Kurlash
(il primo piegaciglia ), del rossetto in stick (ad opera di Guerlain) insieme
alla moda della tintarella sponsorizzata da Coco Chanel, completano il quadro.
Vengono eliminati i
busti molto costrittivi degli anni passati, anche se rimane comunque il
concetto di donna filiforme, col seno costretto, che creava un pò un senso di
mascolinità, promisquità. Non era raro infatti che le attrici dell’epoca
fossero bisessuali.
Nel 1921 fanno il
loro esordio i concorsi di bellezza, trampolino di lancio per stelline e
soubrette.
All’epoca però le
Miss erano tutte uguali: capelli corti scuri, labbra rosse, “rotondette”
Nel 1923 John Robert
Powers fonda la prima agenzia per indossatrici.
Nel 1920 Antek
Cierplikowski, meglio conosciuto come Monsieur Antoine, diventa il primo grande
hair-stylist, oltre che fondatore del famoso salone Antoine de Paris nella 5th
Avenue a NY. Tra le sue clienti c’era Coco Chanel.
Il trucco era standard: pelle chiara, sopracciglia sottili e discendenti, occhio
effetto smoky tendente al basso, matita nera dentro, un pizzico di fard, labbra
sottili e a cuoricino solitamente bordeaux (perché colore che rende meglio il
punto di grigio).
Icone di questo decennio sono Louise Brooks e Josephine
Baker
Freda Joséphine Baker (McDonald)
Di origine afroamericana è considerata come
la prima star di colore e tra le più acclamate vedette di Parigi.
Era solita viaggiare
con “tonnellate” di cipria durante i suoi spostamenti, che usava per schiarire
il colore mulatto della pelle. Portava i capelli corti brillantinati.
Mary Louise Brooks
È stata
una ballerina, showgirl e attrice statunitense del cinema muto. Nell'ultima parte della sua vita
ha svolto anche attività di scrittrice e critica cinematografica. E’ l'incarnazione moderna del mito della Donna fatale: sensuale, provocante, amorale e
pericolosa, ma allo stesso tempo infantile, innocente e pura. Lulù era il
simbolo della donna indipendente che fumava in pubblico, aveva i capelli corti
e viveva da sola (Simbolo che chiaramente le donne dell’epoca non potevano
ancora imitare….)
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