giovedì 18 luglio 2013

L'evoluzione del trucco nelle epoche: Anni '20

Anni ‘20

Sono gli anni della rinascita dopo la Guerra.
Nascono il jazz, il charleston e il tango. Louise Brooks è la star del cinema muto. La Venere nera, Josephine Baker, danza ricoperta da un gonnellino di banane. La prima porta il carrè e la frangia scolpita alta. L'altra riveste la nuca di brillantina ed evidenzia la fronte con il 'tirabaci'. La moda delle 'maschiette' (taglio alla garçon icona anni ’20), il trucco 'a perla' (ottenuto mettendo gocce di cera liquida sulle estremità di ciascuna ciglia), l'arrivo sul mercato del Kurlash (il primo piegaciglia ), del rossetto in stick (ad opera di Guerlain) insieme alla moda della tintarella sponsorizzata da Coco Chanel, completano il quadro.
Vengono eliminati i busti molto costrittivi degli anni passati, anche se rimane comunque il concetto di donna filiforme, col seno costretto, che creava un pò un senso di mascolinità, promisquità. Non era raro infatti che le attrici dell’epoca fossero bisessuali.
Nel 1921 fanno il loro esordio i concorsi di bellezza, trampolino di lancio per stelline e soubrette.
All’epoca però le Miss erano tutte uguali: capelli corti scuri, labbra rosse, “rotondette”
Nel 1923 John Robert Powers fonda la prima agenzia per indossatrici.
Nel 1920 Antek Cierplikowski, meglio conosciuto come Monsieur Antoine, diventa il primo grande hair-stylist, oltre che fondatore del famoso salone Antoine de Paris nella 5th Avenue a NY. Tra le sue clienti c’era Coco Chanel.

Il trucco era standard: pelle chiara, sopracciglia sottili e discendenti, occhio effetto smoky tendente al basso, matita nera dentro, un pizzico di fard, labbra sottili e a cuoricino solitamente bordeaux (perché colore che rende meglio il punto di grigio).




Icone di questo decennio sono Louise Brooks e Josephine Baker


Freda Joséphine Baker (McDonald) 
E’ stata una cantante e danzatrice statunitense.
Di origine afroamericana  è considerata come la prima star di colore e tra le più acclamate vedette di Parigi.
Era solita viaggiare con “tonnellate” di cipria durante i suoi spostamenti, che usava per schiarire il colore mulatto della pelle. Portava i capelli corti brillantinati.




Mary Louise Brooks 



È stata una ballerina, showgirl e attrice statunitense del cinema muto. Nell'ultima parte della sua vita ha svolto anche attività di scrittrice e critica cinematografica. E’ l'incarnazione moderna del mito della Donna fatale: sensuale, provocante, amorale e pericolosa, ma allo stesso tempo infantile, innocente e pura. Lulù era il simbolo della donna indipendente che fumava in pubblico, aveva i capelli corti e viveva da sola (Simbolo che chiaramente le donne dell’epoca non potevano ancora imitare….)

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