Gli anni ‘70
Sopracciglia
completamente depilate, attenzione puntata sugli occhi, che risaltano per le
linee grafiche, le ciglia finte, l'eye-liner assai marcato... occhi grandi,
magnetici, come quelli di Mina e Patty Pravo.
È il musical “Hair” a preannunciare
l'irrompere degli anni '70. I capelli sono il simbolo della libertà appena
conquistata, dell'abbattimento di ogni tabù. Portate lunghe anche dagli uomini,
in versione afro dalle persone di colore, le chiome vengono reinterpretate con
tecniche del tutto originali. A influenzare questa nuova “visione di vita” dei
FIGLI DEI FIORI è sicuramente la cultura Indiana (basata sui principi della non
violenza, rispetto delle persone, animali, ambiente), Sia propriamente per lo
stile di vita, sia per l’abbigliamento (Lo stesso YSL ripropone nella sua
collezione la tunica, tipicamente indiana). Gli hippie comunque non sono visti
di buon occhio dalla “vecchia generazione”. Talvolta infatti la loro rivolta
verso il sistema celava in realtà la pigrizia del non voler fare niente di
concreto nella propria vita.
Gli abiti diventano
comodi: tuniche, pantaloni larghi, camicioni; sono abolite tutte le
“costrizioni degli anni passati, per dare spazio ad abiti piu pratici, adatti
alla società sempre piu “dinamica”. Nascono anche i primi tailleur da donna con
giacca e pantalone. . E' il momento del nude-look, delle camicie in mussola
trasparente di Yves Saint Laurent.
'Non esistono donne
brutte, ma donne che non si conoscono' è lo slogan da cui non si può
prescindere e allora tutte in cerca del proprio stile, di una bellezza non più
stereotipata ma personale, al passo con i tempi, spregiudicata, eclatante,
eppure di classe.
Sulla scia del successo
del film 'Shampoo', il salone Lorca esporta il 'brushing', un innovativo
sistema per acconciare, dare volume, arricciare (con uso prima di bigodini in
crine, ripassati con spazzola e phon).
Vidal Sassoon, lancia il 'taglio a
rasoio', molto grafico, simmetrico. Contemporaneamente si affermano giovani talenti
come Jean Louis David, Maniatis, Harlow, così che criniere vaporose fanno a
gara con teste geometriche in un alternarsi di trovate geniali...tra cui le
meches, di cui Farrah Fawcett sarà “promotrice” (si assicura persino i suoi
capelli!!).
Taglio molto in voga era
anche quello alla Stone (Rolling Stones). Non solo le acconciature si evolvono;
sempre piu importante è anche la cura del capello. Nasce infatti il Phytoplage,
il primo siero per capelli che previene i danni causati dai raggi UV.
Se il bikini ha
rivoluzionato la femminilità degli anni '50, ora è la volta del monokini che
lascia scoperto il seno e regala alle donne una nuova coscienza. Cambia il
concetto della bellezza della pelle: non piu diafana, ma abbronzata, protetta
da creme sempre piu “naturali” e ricercate, ritoccata con le prime
microiniezioni di collagene e…un corpo piu tonico grazie al divulgarsi dei
corsi di aerobica (fine anni ’70).
Nel 1968 nasce Clinique, la prima casa
cosmetica produttrice di prodotti ipoallergenici senza profumi.
YSL, Estee
Lauder, Revlon propongono rossetti, polveri illuminanti, ombretti perlescenti e
qualsiasi tipo di cosmetico che faccia risaltare la nuova bellezza della donna.
In rotta di collisione
con il mondo patinato e dorato proposto dalle copertine delle più importanti
riviste c'è però un fenomeno irriverente, provocatorio, iconoclasta. I Punk
irrompono con tutta la loro forza a sradicare le regole pregresse. Al grido di
'no future' catturano gli sguardi, turbandoli, con pettinature da porcospino,
capelli colorati di blu, rosso, verde, crani rasati, trucco scomposto e spille
da balia come pearcing. Rivendicano la propria diversità e, inconsapevoli,
stanno già segnando la fine di un'epoca.
Trucco: Non esiste l’esagerazione
Sopracciglia a volte
coperte, comunque fini.
Importanza agli occhi:
palpebra bianca con mezzaluna marcata (correttiva, discendente, con ciglia
disegnate), matita bianca nella rima interna, ciglia disegnate sia sotto che
sopra, oppure solo sotto o solo sopra.
Ciglia finte sia sopra che sotto; a
volte sopra anche due paia.
Icone: Farrah Fawcett, Bo Derek, Karen Graham
Farrah Fawcett
Farrah Fawcett,
all'anagrafe Ferrah Leni (Corpus Christi, 2 febbraio 1947 – Santa Monica, 25
giugno 2009), è stata un'attrice statunitense.
Icona della cultura pop
e sex-symbol degli anni settanta, divenne una star internazionale nel 1976
grazie al ruolo di Jill Munroe nella serie tv Charlie's Angels.
Ha poi proseguito una
brillante carriera da attrice in teatro, al cinema e in diverse produzioni
televisive, ottenendo più volte la candidatura ai Golden Globe ed agli Emmy
Award.
nel 1995 decise di spogliarsi per la rivista “Playboy” (esperienza che ripeterà due anni dopo per festeggiare
i suoi cinquant'anni): questo numero della rivista divenne quello più venduto
degli anni novanta, con più di quattro milioni di
copie nel mondo.
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